Genitori
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"I genitori devono essere affidabili, non perfetti.
I figli devono essere felici, non farci felici"
Madre Teresa di Calcutta
"Ai bambini piccoli, compresi i neonati, un’atmosfera di perfezione certamente non giova. Essi hanno invece bisogno di avere intorno esseri umani, pur con le loro inevitabili inadeguatezze. Genitori sufficientemente buoni sono quelli necessari ai bambini piccoli e grandi.
“Sufficientemente buono” sta a indicare voi, genitori, e me, bambino: in altre parole, nella relazione deve esserci spazio per entrambi. Per essere coerenti, oltre che prevedibili, noi dobbiamo essere noi stessi. Se ci comporteremo così, i nostri figli riusciranno a conoscerci. Se invece recitiamo una parte verremo sicuramente scoperti non appena ci sorprenderanno senza il trucco."
Donald Winnicott
La genitorialità è un processo arduo e difficile, non esiste un manuale, tutta l’esperienza viene fatta sul campo. Divenire genitori non coincide semplicemente con l'evento della nascita ma è connesso a un lungo processo di elaborazione delle proprie relazioni affettive e ad un sostanziale riassetto delle relazioni interpersonali. In questo senso, è assolutamente fondamentale che vi sia un processo di elaborazione del passaggio dalla relazione a due alla relazione a tre che comporta una serie di profonde modificazioni nell'universo della coppia e un indispensabile processo di redistribuzione di tutte le proprie energie.
Il genitore è innanzitutto un essere umano con caratteristiche specifiche, risultato della sua storia personale, delle sue esperienze. Egli è dunque una persona con delle risorse, con un sistema di valori, con delle potenzialità e con dei limiti che continuano ad esistere anche quando decide di avere un figlio e quindi di assumersi la responsabilità di un altro essere umano e della sua crescita.
Diventare genitore non significa dover diventare perfetto e neppure dover perdere l'identità costruita precedentemente.
Questo vale non solo quando il figlio è piccolo, ma anche quando cresce ed entra nel periodo adolescenziale con tutte le trasformazioni che ciò comporta, trasformazioni che coinvolgono massicciamente la coppia parentale e che mettono profondamente in discussione proprio la funzione genitoriale.
Per seguire l'evoluzione del figlio mantenendo con lui un rapporto costruttivo, è necessario rinnovarsi in sintonia con le nuove potenzialità e con i suoi nuovi bisogni, ma ciò non significa rompere con il passato, rinnegare i propri valori, diventare un'altra persona.
L'adolescente non ha bisogno di questo. Al contrario ha bisogno che il genitore continui ad essere se stesso, cioè un adulto con un proprio sistema di valori, con interessi, con desideri e bisogni, un adulto che continua a svolgere la funzione di colui che contiene, che dà i limiti e che, contemporaneamente, riconosce l'altro, il figlio, come una persona diversa da lui, con potenzialità in espansione, che nel corso della crescita acquisisce sempre maggiori strumenti per fare scelte personali costruttive, anche se non necessariamente corrispondenti a quelle che il genitore si aspetterebbe dal figlio o desidererebbe da lui.
L'adolescente ha cioè bisogno che l'adulto continui ad essere se stesso pur modificando la relazione con lui, nel senso di lasciare sempre più spazio al figlio man mano che questi assume in prima persona le funzioni un tempo svolte dal genitore. (Eugenia Pelanda)
Per i genitori è fondamentale imparare ad osservare i figli, ad ascoltarli, dare loro tempo e attenzione. È una capacità che si impara progressivamente con la pratica e tenendo bene a mente che ogni figlio è a sè.
Partendo dalle situazioni di difficoltà quotidiana si possono individuare dei percorsi per facilitare la comunicazione nel rapporto educativo con i figli, entrare in empatia con loro, acquisire abilità nell’ascolto e nella riformulazione dei messaggi, saper esprimere i sentimenti, negoziare le regole, la disciplina, educare alla gestione dei conflitti
Il sostegno alla genitorialità è uno spazio di confronto e di sostegno volto all'accompagnamento dei genitori che incontrano difficoltà nel loro ruolo genitoriale connesse alla crescita dei figli nelle differenti fasi di vita, con l’obiettivo di sciogliere e comprendere meglio la relazione con i propri figli.
Un percorso di sostegno alla genitorialità può rappresentare un utile strumento di aiuto per trattare la complessità emotiva, affettiva e relazionale che caratterizza il rapporto con i figli; sostenere e promuovere la consapevolezza del ruolo dei genitori quali protagonisti attivi del percorso di crescita dei figli; accrescere e rafforzare le competenze genitoriali; rafforzare la comunicazione e la capacità di gestire i conflitti
L’obiettivo è quello di aiutare i genitori a riconoscere e affrontare situazioni o periodi di crisi nella crescita del proprio figlio e nell’essere genitori che hanno conseguenze sul ruolo e sulla funzione genitoriale.
Quando può essere di aiuto un percorso di sostegno alla genitorialità:
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Sostegno alla coppia o al singolo genitore nella transizione alla genitorialità
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Eventi del ciclo di vita stressanti (crescita dei figli, adolescenza, lutti in famiglia, separazione, uscita di casa dei figli e “sindrome del nido vuoto” etc.)
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Crisi esistenziale del figlio adolescente
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Difficoltà nella relazione educativa
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Psicopatologia del figlio